I rischi delle sale operatorie
Le attività che si svolgono all’interno dei blocchi operatori sono molto complesse e coinvolgono numerose figure professionali che, talvolta, si trovano ad operare anche in condizioni di emergenza. Necessario quindi assicurarsi che il teatro operatorio sia strutturalmente e funzionalmente perfetto e che siano rispettati i requisiti ambientali per garantire il miglior comfort possibile per il paziente, azzerando il rischio di contaminazioni ed infezioni nosocomiali, e per l’equipe medico-sanitaria, che si deve trovare ad affrontare l’iter chirurgico nelle migliori condizioni possibili.
Il pericolo dei gas anestetici
L’impiego di queste sostanze comporta un potenziale rischio di inquinamento dell’aria nell’ambiente ospedaliero, con la conseguente esposizione dei lavoratori che frequentano i blocchi operatori a sostanze nocive per la salute.
L’esposizione prolungata a basse concentrazioni di gas in sala operatoria non comporta particolari effetti lesivi, tuttavia, un’esposizione accidentale ad alte concentrazioni delle sostanze gassose utilizzate in anestesia potrebbero determinare disturbi.
L’interesse per l’inquinamento da gas anestetici degli ambienti confinati, come le sale operatorie, si lega proprio alla comprovata azione tossica di queste sostanze sulla salute di tutto il personale ospedaliero che gravita attorno ad una sala operatoria, ovvero anestesisti, ferristi, infermieri e chirurghi.
Da qui la necessità di un monitoraggio periodico dell’aria all’interno dei blocchi operatori, al fine di garantire l’idoneità di questi ambienti allo svolgimento delle attività chirurgiche a cui sono destinati.
Normativa e linee guida ISPESL:
Cosa dice la legge?
Le linee guida ISPESL (confluito ora nell’INAIL) costituiscono documenti molto preziosi per la gestione della salute e sicurezza nel lavoro. Trattano moltissimi temi in ambito salute e sicurezza, dai sistemi di gestione della sicurezza specifici per vari settori produttivi, a studi e ricerche di varie attività rischiose. Costituiscono un importante documento che definisce i parametri da rispettare nei reparti operatori delle strutture sanitarie.
Le Linee Guida per le sale operatorie (2009) hanno l’obiettivo di offrire agli Enti Regionali competenti in materia sanitaria valide indicazioni su come perseguire ottimali livelli di sicurezza e di salute di operatori sanitari e dei pazienti, affrontando nello specifico tematiche sui requisiti strutturali, igienico-ambientali e impiantistiche.
Monitoraggio qualità dell’aria:
la più importante misura di sicurezza
Il monitoraggio della qualità dell’aria è il primo step del protocollo di igiene di una sala operatoria.
Una buona prassi di igiene, infatti, non può prescindere da un’indagine scrupolosa delle condizioni ambientali e dell’aria che si respira all’interno di un luogo a contaminazione controllata.
La qualità dell’aria e il suo grado di sterilità all’interno di un blocco operatorio dipende essenzialmente da 3 fattori di rischio che sono di tipo Fisico, Biologico e Chimico.
Il controllo dell’aria all’interno di una sala operatoria e il mantenimento ad elevati standard di purezza è affidato soprattutto agli impianti di ventilazione e condizionamento a contaminazione controllata (VCCC).
Un impianto di VCCC è deputato a mantenere un microclima ospedaliero ed un comfort ambientale adeguato, nonché a ridurre la presenza di microrganismi patogeni e inquinanti chimici.
Un impianto ben progettato e funzionante, insomma, deve:
Favorire il benessere fisico di personale ospedaliero e pazienti
Depurare l’aria interna da odori, vapori, impurità e inquinanti
Garantire condizioni termoigrometriche idonee alle attività di chirurgia
Il monitoraggio ambientale e biologico rappresenta quindi la più importante misura di sicurezza di una sala operatoria e di prevenzione del rischio di esposizione ad agenti chimici, fisici e biologici, poichè è lo strumento che ci consente di capire eventuali problemi di contaminazioni e malfunzionamenti impiantistici e quindi operare per un immediato ripristino, predisponendo interventi di disinfezione ambientale/impiantisitica e definendo i protocolli di igiene di routine.
Indagini ISPESL:
il protocollo Firotek
FIROTEK eroga un rigoroso protocollo di indagine e convalida delle sale operatorie con tutte le analisi previste dalla normativa. Grazie al team di specialisti qualificati, composto da ingegneri, biologi e chimici, siamo in grado di operare trasversalmente offrendo controlli:
- di rischio chimico, con il controllo dei gas anestetici, individuando le perdite degli impianti, l’inquinamento ambientale e il livello di esposizione del personale;
- di rischio fisico, attraverso le indagini ambientali e il corretto settaggio dei parametri di funzionamento dell’impianto VCCC;
- di rischio biologico, con il controllo dei parametri microbiologici delle superfici e dell’aria, individuando gli standard at-rest e operation.
Un solo referente, infinite garanzie
Affidarsi a Firotek vuol dire avere un unico referente qualificato per ogni analisi richiesta dalla normativa.
Non dovrai cercare decine di fornitori e interfacciarti ogni volta con un interlocutore che non conosce i tuoi bisogni. Avrai finalmente un affidabile partner con cui condurre il lavoro.
Inoltre, Firotek attaverso i protocolli Aria Sicura e Legionella Zero, in caso di non conformità è in grado di offrire servizi completi di ripristino delle contaminazioni eventualmente rilevate, attuando i protocolli di disinfezione degli impianti aeraulici, idrici e la disinfezione ambientale certificata. Avrai quindi la possibilità di chiudere il cerchio e di non avere mai problemi di contaminazioni.