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Aziende Sicure: Certificare la Salubrità dell’Aria

Negli ambienti frequentati da molte persone come quelli di un luogo di lavoro è fondamentale che la salubrità dell’aria sia certificata.

Un’azienda che ha davvero a cuore la salute e la produttività dei propri dipendenti non può non trascurare un aspetto vitale come la qualità dell’aria interna.

Nei luoghi indoor, infatti, l’eccessiva concentrazione di inquinanti chimici, fisici e biologici arriva a ridurre la produttività fino al 20%, con conseguenze più o meno gravi non solo sul comfort ma anche sulla salute degli occupanti.

La salubrità degli ambienti indoor, infatti, è strettamente connessa alla cosiddetta Sick Building Syndrome o Sindrome da Edificio Malato. Anche la pandemia di Covid-19 ha messo ancora più in luce l’importanza e la necessità di rendere i contesti lavorativi il più possibile sani e confortevoli.

In questo articolo, quindi, ci soffermeremo innanzitutto sulle certificazioni che dovresti possedere per rendere la tua azienda sicura. In secondo luogo, vedremo come tale sicurezza non possa prescindere da una corretta manutenzione e pulizia dei canali aria.

Perchè bisogna certificare la salubrità dell’aria?

Il tema dell’inquinamento indoor è sempre più al centro di quella tendenza globale allo sviluppo dei cosiddetti Healthy Buildings.

La letteratura scientifica ha già ampiamente dimostrato quanto gli ambienti indoor risultino essere più inquinanti di quelli esterni. 

Allo stesso tempo, è accertato l’impatto che hanno gli inquinanti aerodispersi nell’aria degli ambienti chiusi, sul benessere piscofisico dei lavoratori e sul possibile sviluppo di malattie respiratorie croniche.

Certificare la salubrità dell’aria, dunque, è il primo passo da compiere per garantire la migliore qualità possibile e tutelare salute, benessere e produttività dei propri lavoratori della propria azienda.

Al giorno d’oggi, infatti, la salubrità dell’aria rappresenta uno dei requisiti chiave per ottenere molte delle certificazioni sulla sostenibilità ambientale degli edifici. 

Alcune delle valutazioni oggetto di tali certificazioni riguardano:

  • Riduzione delle emissioni di CO2;
  • Soglie limite dei principali inquinanti;
  • Qualità ecologica degli ambienti interni;
  • Caratteristiche prestazionali degli immobili;
  • Qualità di vita che un edificio offre agli occupanti.

Tutti questi aspetti, insomma, mirano a valutare la salubrità dell’ambiente interno e il suo possibile impatto su salute e benessere degli occupanti.

Vediamo nel prossimo paragrafo quali sono le certificazioni di salubrità ambientale e di qualità dell’aria interna di cui ogni azienda dovrebbe dotarsi.

Indoor air quality: quali sono le certificazioni più importanti

Ora che abbiamo chiarito quanto sia importante possedere una certificazione che l’aria interna respirabile sia pura e salubre, facciamo il punto delle più importanti certificazioni da rispettare relative a una corretta IAQ:

  1. WELL®: certificazione che prende in considerazione il comfort, la salute e il benessere totale delle persone all’interno di un edificio;
  2. ASHRAE 62.11010: standard inerente alla ventilazione per una accettabile Indoor Air Quality negli edifici residenziali, che definisce i parametri fisici e chimici che garantiscono il benessere degli abitanti;
  3. LEED IAQ: attesta la sicurezza di un ambiente chiuso valutando il contenuto di VOC (Composti Organici Volatili) nei materiali edilizi e del mobilio, nonché delle emissioni di questi ultimi nell’aria indoor;
  4. EUCEB: certifica la conformità delle lane minerali impiegate ai parametri della nota Q e, dunque, la loro biosolubilità, escludendole dalla classificazione delle sostanze non cancerogene;
  5. EUROFINS GOLD: garantisce che i prodotti e i materiali da costruzione impiegati abbiano basse emissioni nocive e quantità di formaldeide inferiori ai 10 microgrammi/mc.
  6. NADCA: associazione americana (rappresentata in Italia dall’AIISA) che definisce gli standard operativi per la valutazione e gestione igienica degli impianti di condizionamento, con il rilascio di specifiche certificazioni.

In questo contesto, possiamo accennare brevemente anche alla ISO 900, una norma tecnica che per quanto sia poco attinente alla salubrità dell’aria, fornisce indicazioni rilevanti per ottimizzare la gestione della sua qualità.

Una gestione che si lega inevitabilmente al analisi e monitoraggio della qualità dell’aria indoor, ma anche ad una corretta manutenzione degli impianti aeraulici. Due aspetti che approfondiremo nei prossimi paragrafi.

Che legame c’è tra salubrità degli ambienti e impianti aeraulici

Il processo volto ad ottenere le certificazioni menzionate in precedenza comprende ispezioni, controlli, monitoraggio e analisi dell’aria e dello stato degli impianti aeraulici. 

Si tratta, dunque, di un percorso da un lato complesso e difficile da superare, ma che d’altro canto è una garanzia di eccellenza in caso di esito positivo.

Inoltre, alcune di queste certificazioni, come ad esempio la WELL® deve essere rinnovata con frequenza triennale. Quindi, rappresenta un’ulteriore garanzia di una salubrità dell’aria che perduri nel tempo.

Tuttavia, il monitoraggio continuo della qualità dell’aria indoor da solo non sarà mai sufficiente se non si accompagna al buono stato degli impianti aeraulici nel loro insieme. 

Un impianto aeraulico efficiente:

  • Migliora la qualità dell’aria indoor;
  • Favorisce l’equilibrio microclimatico;
  • Aumenta il comfort e il benessere degli occupanti.

Gli impianti aeraulici che servono gli edifici residenziali e lavorativi sono necessari a garantire ricambio di aria e ventilazione. Ma all’occorrenza possono anche essere impiegati per la filtrazione dell’aria.

È proprio questo aspetto a garantire elevati livelli di qualità dell’aria. Tuttavia, questi sistemi che trasportano, smistano e filtrano l’aria necessitano di un’attenta manutenzione e pulizia in ogni loro componente.

Senza un’adeguata e periodica attenzione, infatti, gli impianti aeraulici possono diventare un pericoloso vettore di batteri, spore fungine, virus e allergeni che si disperderebbero facilmente nell’aria interna, a discapito della salute degli occupanti.

Continua a leggere per conoscere nel dettaglio come garantire la salubrità dell’aria mediante un’adeguata pulizia dell’impianto.

Come garantire la salubrità dell’aria: il processo di Pulizia dei Canali Aria

Nell’ottica di garantire la salubrità dell’aria e a tutela di persone e lavoratori che frequentano un luogo di lavoro indoor, non va trascurata la normale manutenzione degli impianti di canalizzazione dell’aria, ovvero pulizia e sanificazione.

Del resto, anche il D. Lgs. 81/2008, Testo Unico sulla Salute e Sicurezza sul lavoro, ribadisce la necessità di provvedere a una igienizzazione periodica degli impianti aeraulici che servono gli ambienti di lavoro.

Il processo completo di igienizzazione dei Canali Aria, in accordo con gli standard AIISA e NADCA (i principali riferimenti in materia di igiene degli impianti aeraulici, consiste in:

  1. Ispezione tecnica e visiva, tramite robot e specifiche analisi, dello stato di salute dei condotti;
  2. Ispezione tecnica e visiva delle prese d’aria esterne e interne e dell’Unità di Trattamento Aria (UTA);
  3. Pulizia e disinfezione di ogni componente dell’impianto (UTA, canali, bocchette, griglie, serrande, batterie, filtri, fancoil e split);
  4. Ulteriore ispezione tecnica e visiva per valutare l’esito del processo di pulizia;
  5. Analisi microbiologiche e ponderali per valutare presenza di carica batterica residua;
  6. Rilascio dei certificati.

La pulizia vera e propria avviene con un sistema dotato di spazzole di varie dimensione, e successivamente – mettendo in depressione l’impianto – con un sistema di aspirazione dotato di filtri HEPA, che serve a raccogliere lo sporco sollevato nella fase di spazzolatura.

La bonifica viene effettuata invece con la nebulizzazione di vari tipi di disinfettanti nelle condotte di aria. Una volta svolta l’ispezione visiva di controllo e le analisi microbiologiche del caso, sarà possibile rilasciare certificazioni dell’avvenuto intervento di igienizzazione.

Concludendo, quali sono i vantaggi di pulire e bonificare periodicamente i condotti aeraulici?

  1. Ridurre il rischio di problemi di salute per i lavoratori dovuti all’inquinamento indoor;
  2. Aumentare benessere dei lavoratori e produttività dell’azienda;
  3. Rispettare la vigente normativa sulla pulizia dei canali aria;
  4. Garantire efficienza dell’impianto, con conseguente risparmio energetico;
  5. Ottenere certificazioni della qualità dell’aria interna.

Salubrità di un ambiente è sinonimo di un’aria pura, sana e respirabile.

Affidati all’esperienza dei tecnici di Aria Sicura®, la business unit di Firotek specializzata nel controllo microbiologico e nella sanificazione degli impianti di trattamento dell’aria.

Ti garantiamo il ripristino completo e a norma igienica e di legge degli impianti di trattamento aria, con rilascio di conformità che certifica la salubrità dell’aria nella tua Azienda.

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