Sanificazione Uta Normativa: indicazioni e dettagli

La sanificazione della UTA (Unità di trattamento dell’aria) è una di quelle operazioni da svolgere in ottemperanza alla normativa sulla pulizia dei canali aria.

La pulizia e la bonifica dei canali aria e degli impianti aeraulici in generale è un elemento di vitale importanza per garantire sicurezza, vivibilità e salubrità degli ambienti indoor.

In particolar modo in contesti lavorativi e attività comunitarie di vario genere, dove vige un preciso obbligo di Tutela della Salute e della Sicurezza dei lavoratori (Decreto Legislativo 9 aprile 2008 n. 81).

La cattiva manutenzione di canalizzazioni, filtri, split e unità esterne di trattamento dell’aria può comportare rischi molto seri per la salute, dovuti alla aerodispersione di virus, batteri e allergeni vari, ma anche di inquinanti chimici.

Scopriamo insieme cosa dice la normativa attualmente vigente sulla questione della bonifica del dispositivo per il trattamento dell’aria negli ambienti chiusi e quali sono le procedure corrette di sanificazione.

Sanificazione Uta e Canali Aria: qual è la normativa di riferimento?

UTA è l’acronimo di Unità di Trattamento Aria, ovvero un dispositivo deputato a garantire il ricambio di aria negli ambienti indoor, ma anche deputato al suo riscaldamento o raffreddamento.

Le UTA e i sistemi di filtrazione, così come ogni altra parte di un impianto aeraulico, sono soggette a lungo andare all’accumulo di polvere e sporco proveniente dall’esterno e dall’interno, creando quelle condizioni ideali per la proliferazione di muffe, funghi, batteri, acari ecc..

La pulizia e la bonifica delle UTA sono interventi necessari non solo a garantire una maggiore efficienza di tutto l’impianto, ma anche ad abbattere il rischio di una contaminazione da inquinanti chimici, fisici e biologici negli ambienti indoor.

C’è una precisa normativa che impone la regolare sanificazione dei canali aria. In particolare, i riferimenti legislativi più importanti riguardanti la qualità dell’aria indoor sono:

  1. Testo unico per la Salute e la Sicurezza sui luoghi di lavoro (D. Lgs. n. 81/2008);
  2. Norma tecnica UNI EN 15780:2011 “Ventilazione degli edifici – condotte – pulizia dei sistemi di ventilazione”;
  3. Linee Guida per la definizione di protocolli tecnici di manutenzione predittiva sugli impianti di climatizzazione del 2006;
  4. Procedura operativa per la valutazione e la gestione dei rischi correlati all’igiene degli impianti di trattamento dell’aria del 2013.

Analizziamo nel dettaglio quali sono le indicazioni fornite dalla suddetta normativa per la manutenzione di UTA e canali aria. Continua a leggere il prossimo paragrafo.

Impianti aeraulici: indicazioni e dettagli della normativa

Il Decreto Legislativo 81/2008 obbliga ogni datore di lavoro a garantire le migliori condizioni microclimatiche e una buona qualità dell’aria respirata all’interno dei contesti lavorativi chiusi.

In particolare, nell’Allegato IV – Requisiti dei luoghi di lavoro, al punto 1.9.1., sono contenute precise indicazioni sull’aerazione, in relazione alla manutenzione degli impianti aeraulici. Si specifica in questo capitolo che:

  1. Gli impianti devono essere sottoposti periodicamente a controllo, manutenzione, pulizia e sanificazione per tutelare la salute dei lavoratori (1.9.1.3);
  2. Ogni sedimento o sporcizia che diffondendosi nell’aria potrebbe costituire un pericolo immediato per la salute, va eliminato rapidamente (1.9.1.4).

La norma europea UNI EN 15780:2011, “ Ventilazione degli edifici – Condotte – Pulizia dei sistemi di ventilazione”, introduce soprattutto i criteri per valutare le condizioni di pulizia dei canali aria, le tempistiche per l’ispezione tecnica e i livelli accettabili di pulizia.

In tali riferimenti, tuttavia mancano dettagli sulle procedure operative che è possibile ricavare da altre normative.

In particolare dalle “Linee Guida per la definizione di protocolli tecnici di manutenzione predittiva sugli impianti di climatizzazione” (2006) e nella “Procedura operativa per la valutazione e gestione dei rischi correlati all’igiene degli impianti di trattamento dell’aria” (2013), definite dagli accordi Stato – Regioni e dal Ministero della Salute. 

Nelle Linee Guida del 2006, in relazione alle Unità di Trattamento dell’Aria viene specificato che:

  • I locali dove sono installate e gli alloggiamenti delle apparecchiature vanno puliti e sanificati a fondo prima di essere avviate;
  • La procedura di sanificazione consiste in una pulizia per aspirazione e in una successiva disinfezione;
  • A seguito della bonifica vanno svolte ispezioni regolari per verificare la presenza eventuale di contaminanti; 
  • Se si utilizzano metodi di disinfezione chimica, bisogna accertarsi di aver eliminato ogni residuo ad operazione conclusa.

La procedura operativa per valutare  e gestire i rischi legati ad una cattiva igiene degli impianti di trattamento dell’aria è ancora più specifica, andando a illustrare quali sono i componenti della UTA da ispezionare.

Sulle operazioni da effettuare, invece, ci concentreremo più dettagliatamente in un prossimo paragrafo.

Normativa sanificazione impianti condizionamento: le novità che riguardano la Covid

La diffusione della Covid-19 ha inevitabilmente richiesto ulteriori interventi normativi volti a disciplinare le attività di manutenzione, sanificazione e disinfezione degli impianti aeraulici e di condizionamento.

Evidenze scientifiche dimostrano che  gli impianti di climatizzazione sono coinvolti nella trasmissione dei patogeni nell’aria indoor. Indicazioni sulla sanificazione degli impianti aeraulici in ottica Covid sono contenute soprattutto nei Rapporti ISS.

Il Rapporto ISS Covid 19 n. 33/2020, recentemente aggiornato dal Rapporto ISS n.12/2021 indica misure e interventi di sanificazione dei canali aeraulici volti ad abbattere la presenza di virus SARS-CoV-2 in ambienti e superfici:

  • La pulizia delle superfici più esposte dei componenti di un impianto di climatizzazione e ventilazione (griglie, bocchette, uta ecc…) va integrata nelle procedure di sanificazione di pavimenti, arredi e ambiente;
  • La frequenza di pulizia va valutata in base all’evoluzione dell’epidemia;
  • La manutenzione della UTA va eseguita prestando attenzione ai filtri, in modo da garantire l’erogazione della portata nominale dell’apparecchiatura;
  • Non vanno trascurati umidificatori, batterie di scambio termico e vasche di raccolta dell’acqua;
  • La sanificazione deve prevedere una prima fase di detersione, per rimuovere lo sporco evidente, con comuni detergenti igienizzanti, una pulizia meccanica, e una successiva disinfezione con agenti chimici o fisici dal potente effetto virucida.

Continua a leggere per conoscere le procedure corrette per la pulizia e la sanificazione delle UTA.

Pulizia e Sanificazione delle UTA degli impianti aeraulici: procedure e indicazioni

Dalle normative menzionate è possibile ricavare dettagli precisi sulla procedura di sanificazione delle UTA.

Innanzitutto, va chiarito quali sono le componenti dell’impianto che vanno ispezionate. L’ispezione è importante per valutare lo stato di usura e la presenza di sporcizia, detriti, polvere, sedimenti ecc…, così da pianificare interventi di pulizia e bonifica mirati.

Le parti da non trascurare sono:

  • Serrande di presa dell’aria esterna;
  • Filtri;
  • Motore;
  • Ugelli di vaporizzazione;
  • Vasca di recupero dell’acqua di condensa
  • Pareti
  • Batterie di scambio termico
  • Umidificatori.

All’ispezione vanno affiancate altre operazioni come la misura della differenza di pressione a monte e a valle dei sistemi filtranti e della differenza di portata delle batterie di scambio termico sempre a monte e a valle.

Va svolto anche il monitoraggio microbiologico dell’acqua che circola nella sezione di umidificazione adiabatica. Fatte queste operazioni preliminari, se necessario, si può passare alla fase operativa di pulizia e sanificazione della UTA che consiste in:

  1. Asportazione di sporco, polvere e incrostazioni presenti sulle pareti e il pacco lamellare;
  2. Aspirazione dei residui liquidi nella vasca di raccolta dell’acqua di condensa;
  3. Lavaggio di ogni parte interna della macchina e delle batterie;
  4. Trattamento antiruggine delle parti colpite;
  5. Sanificazione con prodotti specifici.

La sanificazione della UTA non è solo un obbligo dettato dalla normativa vigente. L’Unità di Trattamento dell’aria è il cuore pulsante di un impianto aeraulico, averne cura significa maggiore efficienza dell’impianto e sicurezza ambientale.

Garantire un’ottimale qualità dell’aria negli ambienti di lavoro chiusi, infatti, è una priorità da non trascurare. Gli effetti negativi di un impianto mal tenuto e sporco si riversano inevitabilmente sulla salute dei lavoratori, ma anche sulle performance lavorative.

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