Il Rischio Igienico nelle Unità di Trattamento Aria

Il rischio igienico nelle Unità di Trattamento dell’Aria (UTA) è un tema di fondamentale importanza per la salute e il benessere dei lavoratori. 

Del resto, la qualità dell’aria negli ambienti di lavoro è un fattore cruciale e il Decreto Legislativo 81/08, noto anche come Testo Unico per la Salute e la Sicurezza sui luoghi di lavoro, stabilisce una serie di normative volte a garantire condizioni di lavoro salubri e sicure. 

Tra queste, la qualità dell’aria che si respira all’interno di uffici e aziende riveste un ruolo di primo piano. Le Unità di Trattamento Aria (UTA) sono impianti essenziali per la gestione e il controllo della salubrità dell’aria in ambienti chiusi. Tuttavia, se non adeguatamente mantenute, queste unità possono diventare fonte di gravi rischi igienici, che vanno dalla cosiddetta Sindrome dell’Edificio Malato a condizioni più serie, tra cui la diffusione di patogeni come la Legionella.

Leggi anche: “Batteri e Patogeni nell’aria: strategie di prevenzione”.

Le Unità di Trattamento Aria: funzionamento e componenti

Un’Unità di Trattamento Aria (UTA) è un dispositivo utilizzato negli ambienti chiusi per trattare e far circolare l’aria come parte di un sistema di riscaldamento, ventilazione e aria condizionata (HVAC).

Le UTA sono sistemi complessi che comprendono varie componenti progettate per filtrare, riscaldare, raffreddare, umidificare e deumidificare l’aria, creando condizioni ottimali per la salute e il comfort dei lavoratori. 

Come è fatta una UTA? Ecco un elenco dettagliato sulle sue componenti interne:

  1. Presa di aria esterna: prima componente della UTA, è responsabile per l’ingresso dell’aria nel sistema;
  2. Batterie: di Pre-Riscaldamento (utilizzata per pre-riscaldare l’aria prima che entri nel sistema), di Raffreddamento e Deumidificazione (utilizzata per raffreddare l’aria e rimuovere l’umidità) e di Post-Riscaldamento (necessaria a riscaldare ulteriormente l’aria dopo che è stata trattata);
  3. Filtri dell’aria: trattengono le particelle solide sospese nell’aria, come polvere, pollini e altri contaminanti;
  4. Scambiatori e batterie di scambio termico: utilizzati per riscaldare o raffreddare l’aria in ingresso, migliorando il comfort termico;
  5. Recuperatore: questo componente è presente quando espressamente indicato, ed è obbligatorio in caso di unità a doppio flusso come da Regolamento Europeo UE 1253/20141;
  6. Vaschette di umidificazione: mantengono il livello di umidità ottimale, evitando l’eccessiva secchezza dell’aria;
  7. Condotti di ventilazione: distribuiscono l’aria trattata negli ambienti chiusi;
  8. Sistemi di drenaggio: rimuovono l’acqua di condensa e altri fluidi per prevenire accumuli.

Come abbiamo detto, le UTA sono un po’ il cuore dei sistemi di trattamento aria e svolgono un ruolo cruciale nel mantenere un ambiente di lavoro sicuro, salubre e confortevole. Garantendo un flusso d’aria pulita e ben condizionata, contribuiscono a prevenire rischi per la salute come allergeni, agenti patogeni e sostanze inquinanti.

Ecco perché la manutenzione regolare di ogni componente della UTA è fondamentale, non solo per garantirne l’efficienza ma anche per prevenire ogni possibile rischio connesso a una scarsa igiene.

Quali sono i rischi igienici nelle UTA

Le Unità di Trattamento dell’Aria (UTA) sono sistemi cruciali per garantire la qualità dell’aria negli edifici. Tuttavia, possono presentare diversi rischi igienici se non adeguatamente progettate, installate e manutenute. 

Questi pericoli possono derivare da contaminazioni chimiche, fisiche e microbiologiche. Analizziamo ciascuno di questi aspetti in dettaglio:

Contaminazione Microbiologica riguarda la presenza di microrganismi come:

  • Muffe e funghi: possono proliferare in presenza di umidità e scarsa manutenzione, liberando spore nell’aria che possono causare problemi respiratori, allergie e altre malattie;
  • Batteri e virus: sistemi HVAC mal mantenuti possono diventare serbatoi per batteri patogeni come la Legionella, che può causare la legionellosi, una forma grave di polmonite, o essere il veicolo di diffusione di virus come l’influenza o il SARS-CoV-2, in particolar modo quando previsto il recupero di aria.

Contaminazione Fisica comprende rischi connessi a:

  • Accumulo di polvere e sporco: particelle solide sospese nell’aria, che possono essere organiche (come polvere di legno) o inorganiche (come polveri di metalli) accumulate in filtri e condotti, possono essere veicoli di allergeni e altri contaminanti come i microbi, che contribuiscono a una riduzione della qualità dell’aria;
  • Fibre di amianto o minerali (di vetro o raccia): utilizzate un tempo come isolanti termici e acustici, sono noti cancerogeni che possono essere rilasciate da materiali da costruzione deteriorati;
  • Radon: un gas radioattivo naturale che può infiltrarsi negli edifici attraverso il suolo e rappresentare un rischio per la salute se inalato in grandi quantità.

Contaminazione Chimica può includere una varietà di sostanze pericolose come:

  • Vapori e gas tossici: prodotti da processi industriali, solventi, vernici, detergenti e altri prodotti chimici;
  • Composti organici volatili (VOC): derivati da materiali da costruzione, mobili e attrezzature d’ufficio;
  • Particolato: include polveri sottili e nanoparticelle che possono trasportare metalli pesanti e altre sostanze nocive.

Tutti questi contaminanti possono causare problemi respiratori, irritazioni della pelle e degli occhi, e altre gravi condizioni di salute.

Quali sono gli elementi di una UTA da attenzionare

L’igiene di ogni parte di una Unità di Trattamento dell’Aria è fondamentale per prevenire la proliferazione di microorganismi patogeni e il rischio ad essi connesso. Un’attenzione particolare però deve essere rivolta a:

Vaschette di Umidificazione

Se non adeguatamente mantenute, possono diventare un ambiente ideale per la crescita di batteri come la Legionella. Questo patogeno può causare la legionellosi, una grave infezione respiratoria. La Legionella prolifera in ambienti umidi e caldi, tipici delle vaschette di umidificazione non adeguatamente pulite e disinfettate.

Filtri dell’Aria

I filtri d’aria delle UTA Possono accumulare polvere, pollini e altre particelle organiche, diventando un terreno fertile per muffe e batteri. Una manutenzione inadeguata può portare alla diffusione di questi contaminanti nell’ambiente di lavoro.

Scambiatori di Calore

Gli scambiatori, se non puliti regolarmente, possono accumulare sporco e residui che favoriscono la crescita di microorganismi. Inoltre, il ristagno d’acqua nelle vasche di raccolta della condensa può incrementare il rischio di contaminazione microbiologica.

Condotti di Ventilazione

I condotti possono accumulare polvere e altri detriti che, oltre a ridurre l’efficienza del sistema, possono fungere da substrato per la crescita di microorganismi patogeni.

Manutenzione delle UTA: come garantire la massima igiene

Per garantire il corretto funzionamento e prevenire il rischio igienico nelle Unità di Trattamento Aria, queste ultime devono essere soggette a una rigorosa manutenzione. Una manutenzione che va fatta con regolarità e che comprenda interventi di pulizia, bonifica e sanificazione.

Soltanto queste misure possono fare una vera differenza e impedire che una UTA diventi il principale veicolo di diffusione di particelle nocive, con ripercussioni sulla salute delle persone e sulla loro produttività sul lavoro.

Ma in cosa consiste esattamente questa procedura? Ecco le 5 fasi imprescindibili per una corretta manutenzione delle UTA:

  1. Ispezione aeraulica visiva: si verifica lo stato interno dei condotti d’aria e delle UTA usando sistemi di ripresa video in grado di identificare accumuli di polveri, condensa e danni causati dall’umidità e dagli agenti inquinanti;
  2. Ispezione tecnica: vengono prelevati campioni dall’impianto per analisi microbiologiche e ponderali, sia sull’aria che sulle superfici, valutando il rischio associato alla loro presenza;
  3. Pulizia e disinfezione dell’UTA e delle canalizzazioni aerauliche: le tecniche di pulizia variano in base alla quantità di sporcizia e all’età dell’impianto. Per le UTA avviene un vero e proprio lavaggio chimico-fisico con acqua ad altra pressione e prodotti chimici degrassanti e disinfettanti. Lo scopo è rimuovere ogni inquinante organico ed inorganico dalle superfici interne liberando così filtri, batterie, ventilatore e ogni altra zona critica. Per le canalizzazioni, nella maggior parte dei casi, per gli impianti recenti e in buono stato, si usa la tecnica della spazzolatura e dell’aspirazione, creando una pressione negativa per raccogliere i residui della pulizia. La tecnica del coating, invece, si applica agli impianti canalizzati vecchi rivestiti internamente con lane minerali; si applica sulle parti interne una resina coprente, dopo la rimozione dello sporco superficiale, per coibentare le superfici interne ed evitare il distacco di fibre. Successivamente, l’intera apparecchiatura viene disinfettata;
  4. Analisi microbiologiche post intervento: effettuate dopo la manutenzione per verificare l’efficacia della pulizia e della disinfezione;
  5. Rapporto finale: Viene redatto un documento che riporta le analisi e gli interventi effettuati, certificando la correttezza della manutenzione eseguita.

Per garantire che le procedure di manutenzione siano eseguite correttamente e in conformità con gli standard di sicurezza e igiene, è fondamentale seguire le normative vigenti in tema di rischio aeraulico. 

Esempi pratici di Manutenzione di una UTA

Ecco alcuni esempi di interventi sulle Unità di Trattamento Aria che mostrano il pre e il post manutenzione, evidenziando la differenza tangibile nella pulizia e nell’efficienza del sistema.

 

Pre manutenzione

Post manutenzione

 

 

 

 

 

 

 

 

Pre manutenzione

Post manutenzione

 

 

 

 

 

 

 

 

Pre manutenzione

Post manutenzione

 

 

Rischio Aeraulico: normative e linee guida di riferimento

Eseguire una corretta manutenzione degli impianti di trattamento dell’aria non è solo una buona pratica: è un obbligo legale e una necessità cruciale per la sicurezza sul lavoro. 

Come datore di lavoro o responsabile della sicurezza, è tua responsabilità garantire che gli impianti siano mantenuti in condizioni ottimali per prevenire la diffusione di contaminanti pericolosi.

Ecco i principali riferimenti legislativi riguardanti la manutenzione delle UTA e la qualità dell’aria indoor a cui dovresti sempre fare attenzione:

  1. Testo Unico per la Salute e la Sicurezza sui luoghi di lavoro (D. Lgs. n. 81/2008): stabilisce gli obblighi che ogni datore di lavoro deve rispettare per garantire condizioni microclimatiche ottimali, in particolare riguardo alla qualità dell’aria sul posto di lavoro;
  2. Norma Tecnica UNI EN 15780:2011:”Ventilazione degli edifici – condotte – pulizia dei sistemi di ventilazione”: Fornisce i criteri per valutare l’adeguatezza della manutenzione degli impianti di ventilazione, inclusi i metodi di ispezione e pulizia;
  3. Linee Guida per la definizione di protocolli tecnici di manutenzione predittiva sugli impianti di climatizzazione (2006): redatte in accordo tra Stato, Regioni e Ministero della Salute, queste linee guida offrono dettagli sulle procedure di manutenzione predittiva, cruciali per prevenire guasti e assicurare la salubrità degli impianti;
  4. Procedura operativa per la valutazione e la gestione dei rischi correlati all’igiene degli impianti di trattamento dell’aria (2013): anche questa procedura nasce da accordi tra Stato, Regioni e Ministero della Salute, fornendo indicazioni operative precise per la valutazione e la gestione dei rischi igienici legati agli impianti di trattamento dell’aria.

L’Accordo tra Stato e Regioni del Febbraio 2013 ha reso obbligatorie le ispezioni igieniche sulle UTA, sottolineando l’importanza della prevenzione e della manutenzione regolare per garantire la conformità alle norme di sicurezza e igiene sul lavoro. 

Prevenire il rischio igienico nelle UTA: una priorità non negoziabile

Prevenire il rischio igienico nelle Unità di Trattamento Aria (UTA) è cruciale per garantire un ambiente di lavoro sicuro e salubre. Non possiamo più considerare la pulizia e la sanificazione delle UTA come un obbligo occasionale da adempiere solo per conformità normativa. Dobbiamo invece abbracciare queste pratiche come parte integrante di una strategia di prevenzione e sicurezza a 360°.

Un approccio completo alla prevenzione del rischio igienico nelle UTA richiede un programma di manutenzione rigoroso e continuativo, che include:

  • Pulizia e sanificazione regolare;
  • Controllo della qualità dell’acqua nelle vaschette di umidificazione (per prevenire la proliferazione di batteri come la Legionella);
  • Ispezioni periodiche;
  • Formazione del personale addetto alla manutenzione.

Le UTA sono fondamentali per mantenere un’aria di qualità nei luoghi di lavoro, ma se trascurate, possono diventare fonte di rischio igienico. Investire nella loro manutenzione e adottare misure preventive è essenziale per garantire un ambiente sicuro e in linea con le normative. 

Assicurare un ambiente di lavoro con un’aria di qualità ottimale è una priorità non negoziabile. Gli impatti negativi di un sistema aeraulico trascurato e sporco si ripercuotono direttamente sulla salute e sul rendimento dei lavoratori.

Aria Sicura® rappresenta l’eccellenza di Firotek nel controllo del rischio microbiologico degli impianti aeraulici. Il nostro team composto da Biologi, Dottori Chimici e Tecnici specializzati adotta le tecnologie più avanzate del settore e segue i più severi standard internazionali e protocolli operativi. 

Il risultato? Un’aria indoor pura e sanificata, sia negli ambienti ospedalieri che industriali e in qualsiasi altro luogo di lavoro.

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