Indoor air quality

Indoor Air Quality e Outdoor Air Quality

L’Indoor air quality è fondamentale per la nostra salute e il nostro benessere, tanto quanto lo è la qualità dell’aria esterna. L’aria che respiriamo ogni giorno, sia all’interno di luoghi di lavoro e abitazioni che all’esterno, ha un impatto significativo sulla nostra salute e sul nostro benessere. E, nel caso del lavoro, anche sulla produttività complessiva.

Mentre l’aria esterna è spesso associata allinquinamento atmosferico dovuto al traffico e alle emissioni industriali, l’aria indoor può essere altrettanto, se non più, inquinata a causa di fattori nascosti. 

Questo articolo esplora le differenze tra la qualità dell’aria interna ed esterna, esamina le principali fonti di inquinamento, i metodi di misurazione, i rischi per la salute e le strategie per migliorare l’aria che respiriamo.

Prima di proseguire, leggi anche: “Ambienti Affollati: Gestione per una IAQ Ottimale”.

Air quality Outdoor VS Indoor: differenza e rischi per la salute

La differenza principale tra la qualità dell’aria interna (Indoor Air Quality – IAQ) e la qualità dell’aria esterna (Outdoor Air Quality – OAQ) risiede nei diversi fattori che influiscono sull’inquinamento dell’aria

L’aria esterna è influenzata da una varietà di fattori ambientali e umani. Le principali fonti di inquinamento includono:

  • Traffico veicolare: le emissioni dai motori dei veicoli rilasciano inquinanti come ossidi di azoto (NOx), monossido di carbonio (CO) e particolato fine (PM2.5 e PM10);
  • Emissioni industriali: fabbriche e centrali elettriche rilasciano anidride solforosa (SO2), composti organici volatili (VOC) e altri agenti inquinanti;
  • Attività agricole: pesticidi, fertilizzanti e attività di allevamento possono rilasciare ammoniaca e altre sostanze chimiche nell’aria;
  • Fenomeni naturali: polvere, polline, incendi boschivi e vulcani sono fonti naturali di inquinamento atmosferico.

Quali sono gli inquinanti indoor? I fattori che influiscono sull’aria indoor sono forse meno visibili, ma altrettanto pericolosi e includono:

  • Prodotti chimici domestici (detergenti, disinfettanti, vernici, solventi ecc…);
  • Materiali da costruzione (amianto, formaldeide);
  • Attività domestiche e umane (respirazione, attività di cucina, livello di pulizia, fumo di tabacco ecc…);
  • Emissioni da apparecchi elettrici, di riscaldamento e/o raffreddamento;
  • Muffa e umidità;
  • Virus e batteri;
  • Polveri e acari.

Quali sono i rischi per la salute specifici associati a una scarsa qualità dell’aria interna rispetto a una scarsa qualità dell’aria esterna?

Rischi per la salute

La scarsa qualità dell’aria interna  può avere un impatto significativo sulla salute, contribuendo alla comparsa di:

  • Allergie e irritazioni respiratorie;
  • Asma;
  • Malattie respiratorie trasmissibili;
  • Intossicazione da monossido di carbonio;
  • Esposizione a sostanze cancerogene (ad esempio formaldeide e radon).

Ed anche tutti quei sintomi collegati alla cosiddetta sindrome dell’edificio malato (Sick Building Syndrome, SBS). La SBS si verifica quando gli occupanti di un edificio manifestano sintomi correlati al tempo trascorso all’interno, senza che si possano identificare cause specifiche o malattie. 

I principali problemi degli edifici “malati” includono difetti nei sistemi di riscaldamento, ventilazione e condizionamento (HVAC), degassamento di materiali da costruzione (ovvero il rilascio nel tempo di inquinanti da parte del mobilio e delle varie strutture di arredamento, come vernici, solventi e rivestimenti chimici), presenza di composti organici volatili (COV), muffe, ristagno di ozono (come quello prodotto dalle fotocopiatrici) e mancanza di adeguata filtrazione dell’aria.

L’inquinamento esterno, invece, è associato spesso a malattie respiratorie croniche (BPCO, asma), problemi cardiovascolari, irritazioni oculari e cutanee e un aumento della mortalità prematura. 

È importante riconoscere che l’aria esterna inquinata può penetrare all’interno degli edifici pubblici e privati, peggiorando ulteriormente la qualità dell’aria interna, soprattutto se i sistemi hvac che servono gli ambienti indoor non sono sottoposti a regolare manutenzione e non filtrano come dovrebbero.

Indoor Air Quality: in che modo viene influenzata dall’aria esterna

La qualità dell’aria interna  è strettamente collegata a quella dell’aria esterna, poiché le due si influenzano reciprocamente attraverso vari meccanismi. Ecco alcuni dei principali modi in cui l’aria esterna può influenzare la IAQ:

Infiltrazione e Ventilazione

L’aria esterna penetra all’interno degli edifici attraverso finestre aperte, porte, fessure e sistemi di ventilazione.  Se l’aria esterna è inquinata, gli inquinanti (come polline, gas nocivi e polveri sottili) possono entrare all’interno degli ambienti chiusi e peggiorare la qualità dell’aria interna. Gli inquinanti atmosferici esterni possono anche reagire con sostanze presenti all’interno degli ambienti, creando nuovi composti potenzialmente dannosi. Pertanto, in aree con elevato inquinamento atmosferico, come le zone urbane trafficate o industriali, è essenziale utilizzare sistemi di ventilazione con filtri adeguati per ridurre l’ingresso di contaminanti e prevedere l’apertura delle finestre solo in determinate condizioni.

Variazioni stagionali

Le condizioni climatiche stagionali influiscono anche sulla qualità dell’aria interna. Durante la primavera e l’estate, aumentano i livelli di ozono, polline e altri allergeni esterni, che possono entrare negli edifici, aumentando il rischio di reazioni allergiche. In inverno, la necessità di riscaldamento può portare all’uso di sistemi di ventilazione meno frequenti, aumentando la concentrazione di inquinanti interni. Inoltre, maggiori emissioni da riscaldamento e traffico, significano anche una maggiore concentrazione di PM.

Fattori climatici e ambientali

Le temperature elevate in estate possono aumentare i livelli di ozono troposferico. Così come le condizioni meteorologiche stabili, come quelle create da un’alta pressione continua, possono causare l’accumulo di inquinanti. Al contrario, venti e pioggia possono disperdere e ridurre le concentrazioni di inquinanti. Eventi ambientali come incendi boschivi, tempeste di sabbia o episodi di smog intenso possono provocare un rapido deterioramento della qualità dell’aria esterna, influenzando negativamente anche la qualità dell’aria interna. 

Sistemi di Riscaldamento, Ventilazione e Condizionamento (HVAC)

I sistemi HVAC possono sia migliorare che peggiorare la IAQ. Se ben mantenuti, possono filtrare gli inquinanti esterni e migliorare la qualità dell’aria interna, soprattutto grazie al continuo e congruo ricambio di aria. Tuttavia, se non adeguatamente curati, possono diventare una fonte di inquinamento interna, distribuendo polveri, muffe e altri agenti nocivi presenti nell’aria esterna attraverso l’edificio.

Bisogna certamente tener conto di anche questi fattori chiave della IAQ quando si predispongono azioni per il monitoraggio dell’aria e si implementano strategie efficaci per migliorarla.

Come controllare la qualità dell’aria?

Il monitoraggio della qualità dell’aria interna è il primo passo per diventare consapevoli di quanto l’aria che respiriamo in ambienti chiusi possa essere inquinata e per intervenire con soluzioni appropriate per migliorare la salubrità. 

Il monitoraggio degli inquinanti presenti nell’aria indoor consiste nella misurazione di agenti e microrganismi aerodispersi potenzialmente dannosi per la salute. Questo può essere effettuato mediante tecnologie e dispositivi specifici dotati di sensori in grado di rilevare molteplici tipi di inquinamento e vari parametri che possono contribuire a rendere l’aria interna insalubre. Tra questi:

  • Sensori di CO2;
  • Rilevatori di composti organici volatili (VOC);
  • Monitoraggio delle particelle di particolato (PM10, PM2.5);
  • Analisi della muffa e dei contaminanti biologici;
  • Rilevatori di gas radon;
  • Controllo dei vari parametri fisici quali (velocità dell’aria, ricambi orari, temperatura e umidità).

Una volta raccolti i dati, le misurazioni vengono valutate e confrontate con i valori limite di salubrità dell’aria, ovvero i livelli standard di concentrazione degli inquinanti, oltre i quali l’esposizione può risultare pericolosa.

La qualità dell’aria esterna, invece, viene monitorata attraverso centraline ambientali che rilevano ozono, NOx, SO2, CO e particolato, spesso supportate da modelli di dispersione atmosferica e rilevazioni remote tramite satelliti e droni.

Migliorare la IAQ: tecnologie e strategie efficaci

Per migliorare la qualità dell’aria esterna, è cruciale adottare misure volte a ridurre le emissioni industriali e dei veicoli, promuovere l’uso dei trasporti pubblici e della mobilità sostenibile, e implementare zone a basse emissioni. Tuttavia, queste azioni devono essere parte integrante delle politiche governative per avere un impatto significativo.

Come individui, però, possiamo fare molto per migliorare la qualità dell’aria interna soprattutto in uffici ed edifici pubblici. Ecco alcune strategie efficaci:

  1. Garantire un efficace ricircolo dell’aria: assicurare un buon ricambio dell’aria negli ambienti chiusi, utilizzando sistemi di ventilazione meccanica controllata (VMC) che garantiscano l’immissione di aria pulita e l’espulsione di aria viziata;
  2. Filtrazione dell’Aria adeguata: utilizzare quando necessario filtri HEPA (High-Efficiency Particulate Air) nei sistemi di climatizzazione per rimuovere particolato fine, allergeni e altri inquinanti dall’aria;
  3. Controllare Temperatura e Umidità: mantenere condizioni ottimali di temperatura e umidità per prevenire la proliferazione di muffe e batteri. Utilizzare deumidificatori e umidificatori se necessario;
  4. Manutenzione regolare dell’Impianto di Climatizzazione: effettuare una manutenzione periodica degli impianti di climatizzazione per garantire il loro corretto funzionamento e prevenire l’accumulo di polvere e microrganismi;
  5. Progettazione adeguata degli Impianti di Climatizzazione: progettare impianti HVAC (Heating, Ventilation, and Air Conditioning) in modo da ottimizzare la distribuzione dell’aria e minimizzare i punti di ristagno.
  6. Bonifica e Disinfezione degli Impianti: effettuare una bonifica regolare degli impianti di ventilazione e una disinfezione accurata dei sistemi di canalizzazione dell’aria per ridurre la trasmissione di microrganismi e agenti patogeni.

Migliorare la qualità dell’aria che respiriamo è una responsabilità condivisa che richiede azioni consapevoli sia a livello individuale che collettivo. Implementare tecnologie innovative e adottare pratiche sostenibili può fare una grande differenza nella salute e nel benessere generale.

Con un approccio a 360°, si possono creare ambienti indoor più sani e ridurre l’impatto negativo degli inquinanti atmosferici sulla nostra vita quotidiana e nella produttività lavorativa.

Migliora la Qualità dell’Aria Indoor con Aria Sicura

Dato che trascorriamo il 90% del nostro tempo in ambienti chiusi, migliorare l’Indoor Air Quality è fondamentale, soprattutto per le aziende. Una cattiva IAQ può causare problemi di salute nei lavoratori, aumentando l’assenteismo e riducendo significativamente la produttività

Investire in un ambiente di lavoro salubre, al contrario, può mantenere in salute i dipendenti, ridurre i costi sanitari, diminuire le assenze per malattia e incrementare la produttività.

Come datori di lavoro, responsabili della sicurezza e gestori di edifici pubblici, uffici, strutture turistiche e sanitarie, avete il potere di fare la differenza. Implementare tecnologie avanzate e pratiche efficaci per migliorare la qualità dell’aria non è solo un obbligo legale, ma anche un investimento per la salute, per la produttività e la sostenibilità.

Aria Sicura, la business unit di Firotek, offre servizi di bonifica dei canali aeraulici e valutazione dell’aria indoor. Contattaci per un’analisi approfondita e soluzioni personalizzate per migliorare la qualità dell’aria che respiri. Con il nostro protocollo scientifico, possiamo garantirti un ambiente più sano e produttivo, in linea con le normative vigenti e le migliori pratiche del settore.

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